Disco dalle sonorità varie e molteplici, che fonde beat elettro con pad ricercati, sonorità 90's e chitarre pseudofunkettone. La musica giusta se avete voglia di procreare ma non solo.
Mi viene fuori un sorriso grande così quando devo premere sul tasto "ascolta disco" per recensire questa uscita di Mouth. Sorrido perchè in realtà questo ep l'ho già ascoltato e riascoltato svariate volte nell'ultimo mese e la mia opinione si rafforza ascolto dopo ascolto.
"Walser Tanz" è lavoro pregevolissimo, che fonde con maestria ed assoluta bontà cassa dritta e synth psichedelici, atmosfere rarefatte e notturne con la club culture. Si prova un senso di piacere profondo nell'ascoltare la voce di Heather Parisi campionata in "Dhoa", con la bassline che entra prepotente, e potresti quasi immaginarla ballare con le sue braccia agili che si incrociano vorticosamente.
Quando parte "Combed" puoi sentire la cassa premerti forte sul petto, il beat complicare il tuo stato neuronale, fino alla liberazione di quel suono di synth leggero e garbato. Con questo ep di Mouth ci si ritrova a muoversi sulla sedia, simulando passi di danza, il busto che si sposta da un lato all'altro e la mente che viaggia lontana. Con "Cinnamon" senti quel sapore di anni '90 venir fuori lentamente, i synth arpeggiati creano un immaginario sintetico fatto di colori caldissimi, auto senza capotte e occhiali da sole costantemente sugli occhi. La conclusiva "Schengen" è brano al limite dell'elettro funk, dal beat calmo e dall'atmosfera accogliente; degna conclusione di un ottimo lavoro, in cui le chitarre si sommano creando sonorità personalissime.
Quando anche l'ultima nota del disco è suonata tutto è fermo intorno meno che il tuo busto, che continua a muoversi sinuoso sui lati della sedia come se fossi nel tuo personalissimo club.
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La recensione Walser Tanz di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-10-02 00:00:00
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