Erdruckt Shutt 2012 - New-Wave

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Edruckt ci è simpatico, nonostante i suoni da piano bar.

Sarebbe semplice e fin troppo banale bocciare il demo di Francesco, ventinovenne napoletano, in arte Edruckt, ma il modo in cui si è presentato me l'ha reso subito simpatico. Ebbene, egli autodefinisce il suo lavoro: "…una registrazione casalinga fatta più per gusto personale che per altro e all'inizio non avevo intenzione di farlo recensire, perché è ad uno stato troppo embrionale… poi ci ho pensato e mi piacerebbe tantissimo farvelo ascoltare e magari avere un vostro parere attraverso appunto una recensione. Come genere siamo sulla New Wave strumentale e a livello di composizione è semplicissimo." Amen.

Che dire, c'è una drum machine elementare, con suoni un po' da piano bar, un basso plettrato e pulsante, un altro basso che si traveste da chitarra col chorus, ogni tanto un synth, sembra di ascoltare una prova dubbiosa e lievemente sbronza dei Cure, di passaggio dal post punk di "Three Imaginary Boys" alla new wave canonica di "Seventeen Seconds". Tra le sette tracce trova anche spazio una cover di "Luna" dei primi Litfiba, ribattezzata "Mond". E' tutto, non c'è voce, ed è esattamente come ve lo immaginate.

Edruckt è innamorato di quello che fa, lo si percepisce dal coraggio che lo ha spinto a farci ascoltare il suo demo non finito, registrato e suonato in modo del tutto dilettantistico, termine però che va letto nella sua accezione più alta, quella di un lavoro fatto solamente per diletto. Qualunque strada prenda in futuro, questa è un'attitudine da preservare.

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La recensione Shutt di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-11-10 00:00:00

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