Lo screamo sardo degli Amesua
Anche sulle isole di pizzalandia si fa screamo. Ne veniamo al corrente ascoltando la seconda prova del quintetto sardo a nome Amesua.
E quindi urla, esasperazioni-disperazioni, ghirigori con le chitarre; la vitale melodia che impregna le orecchie e si attacca allo stomaco come resina al palmo della mano. I nomi che ci senti sono ancora una volta quelli dei padrini (Raein, La Quiete e co.), non manca il fattore intraprendenza e visceralità (l'ottima opening screamo meets post-rock "Tutto Brucia"), né la morsa che ti blocca al terreno volente o nolente ("Cuore", "Pegno"). Si masticano "Carne" e viscere legandosi ben stretta l'anima e prendendo a cazzotti l'amaro destino in perfetta estetica emo. Gli Amesua fanno bene il loro sporco lavoro, sanno sempre dove andare a parare e regalano sul finale, ai nostalgici dell'accacì nostrano, una scarica di quasi puro citazionismo Indigesti ("MH ASPETTA canzone piena d'odio").
Si continua a battere sempre lo stesso chiodo nel cuore. Ben venga se questo dolore si (di)mostri più sopportabile della vita stessa.
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La recensione Amesua #2: con il mondo ai piedi del letto di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-11-24 00:00:00
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