Oldies but goldies, veterani della scena HC italiana
Ve li ricordate i D.R.I. o gli Agnostic Front? La scena HC americana vecchia maniera? I vinili ed i concertini nei centri sociali più sgarrupati d’Europa? Sembra ieri, sembra una vita. Gli emiliani Raw Power vengono proprio da lì, dai tempi di Biafra, e tornano carichi a mille sfornando un disco bello e tirato dopo una carriera pluridecennale. Un disco registrato in quell’America che li ha visti più volte graditi ospiti, un disco che per quasi un’ora non molla la presa, con brani originali e un paio di cover azzeccate (entrambe degli Stooges, “I wanna be your dog” e “Raw power”).
Un disco che non sbaglia un colpo. Tutti pezzi veloci, un minuto e mezzo o giù di lì, sonorità che non si sono mosse di un passo ma che riescono ancora a regalare energia e a lasciare nella polvere centinaia di dischi e dischetti dell’ultimo decennio. Ascoltatevi “Freedom at last”, “Resuscitate” o la nascosta “Mine to kill”. Compatte, solide, catchy, tutto quello che vi aspettereste da gente che ascolta, suona e vive questo genere da una vita.
Bellissimo ritorno alla registrazione dopo la morte di Giuseppe Codeluppi, uno dei fondatori della band. Acquisto obbligato per chi ama l’hardcore punk e compito a casa per chi non si ricorda più come si fa. Sembra ieri, è oggi.
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La recensione Resuscitate di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-09-04 00:00:00
COMMENTI (2)
No, non spiace e non addolora affatto. Ci divertiamo e non dobbiamo niente a nessuno, poi se quel che facciamo non piace pazienza, smetteremo quando non piacerà a noi, amen
Spiace e addolora, ma non sono neanche il pallido riflesso di ciò che furono, bisogna essere onesti, e lo dice un fan.