Prodotto dall'etichetta discografica fondata dalla famiglia Ferré, La mémoire et la mer, distribuito in Italia da Il Manifesto e all'estero da Harmonia Mundi, questo "Ferré, l’amore e la rivolta" è una vera e propria dichiarazione d'amore che i romani Tetes de Bois regalano all'opera di Leo Ferrè, poeta e musicista anarchico che ha lasciato un patrimonio artistico immenso tra canzoni, poesie, sinfonie, opere, saggi e romanzi.
Poggiandosi su un'esperienza che li vede da oltre dieci anni in giro per le strade, nei sotterranei, sui binari abbandonati, nelle stazioni della metropolitana utilizzando come palco un vecchio camioncino Fiat 615, i Tetes De Bois dimostrano tutto il loro afflato poetico riproponendo alcuni brani composti dal poeta originario del Principato di Monaco.
Non stiamo parlando di cover, ma di grandi interpretazioni che mettono in luce le sinuose movenze dell'emsemble capitolino, tra momenti cantautorali e forti effusioni jazzistiche dalle movenze teatrali.
Un viaggio che esplora l'arte dello chansonnier francese, tra fiati, contrabbasso, chitare acustiche, pianoforte e raffinate interpretazioni vocali.
Un disco difficile ma sempre accessibile, che scorre carezzevole e romantico, raccogliendo per strada alcuni amici come Daniele Silvestri, Nada e Francesco Di Giacomo del Banco, che duettano in scioltezza con la voce di Andrea Satta, ragalando attimi di grande emozione.
Imperdibile per chi ama la poesia di Leo Ferrè.
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La recensione Ferré, l’amore e la rivolta di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-07-28 00:00:00
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