Un bell'esordio ma senza picchi. Ma le capacità di Nicoletta fanno essere fiduciosi
"Il Folle Volo" di Nicoletta Noe si adagia perfettamente nel solco del pop italiano d'autore. Undici brani coerenti tra loro, caratterizzati da un'ottima capacità vocale e buoni arrangiamenti. Sa trasportarti in un universo conosciuto (tra le atmosfere inquiete del periodo "Lotus" di Elisa ed i testi ricchi di esperienze autobiografiche alla Carmen Consoli), lasciandoti sempre la curiosità di ascoltare il brano successivo.
Molto bella, sia per mood generale che per arrangiamenti particolari, la title track dell'album. Una vagonata di delay su un substrato di chitarra, tra foreste di voci artificiali passate nei synth. La cupa atmosfera di "Solitude", non fa altro che rafforzare la mia opinione sulla capacità di Nicoletta, aggiungendo con una pennellata di distorsore una leggera vena pop-rock al sound dell'album. L'ultimo brano, "Fammi Volare", seppur molto simile ai precedenti, aumenta solo il mio interesse nell'ascoltare i prossimi lavori dell'artista di Lodi.
In sintesi, "Il Folle Volo" è un'ottima opera prima che mantiene un alto standard qualitativo lungo tutto il suo percorso. Serve una maggiore cura nei dettagli, il fulmine che attiri l'attenzione, ma con questi presupposti i margini di crescita ci sono.
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La recensione Il Folle Volo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-03-07 00:00:00
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