Dopo l'eccitante secondo episodio della serie di ep, The Piano Machine sforna anche il 3° e ultimo capitolo intitolandolo "The airplane EP", l'ultimo dei mezzi di trasporto celebrati in questa originale modalità discografica.
Musicalmente stavolta siamo dalle parti dell'elettronica senza se e senza ma. Non immaginatevi ovviamente soluzioni rivoluzionarie, perché il punto di riferimento continua ad essere la dimensione pop, verso la quale Antonello Raggi e Francesco Campanozzi tendono - per fortuna - imperterriti. L'ep si apre con "Love for Ellen", chiaramente ispirata dai Chemical Brothers all'epoca del loro "Dig Your Own Hole", ma è con la traccia successiva che i due fanno il colpaccio: "Call my name" è infatti un singolone strabiliante, in bilico tra gli Air di "Kelly watch the stars" e il sound di un altra band francese proveniente da Versailess, ovvero i Phoenix. "Project moon" svela invece la sua atmosfera fin dal titolo: su un tappeto di tastiere e suoni di chitarra soffusi, al limite tra il trip-hop e la psichedelia, si innesta la voce narrante di André-Michel Arraiz-Rivas a creare una particolarissima alchimia che riporta davvero a desolate lande lunari. Solo in questo caso, però, il ritmo si rallenta: con "Endless love" riparte la giostra del ritmo ancora una volta su melodie pop.
Bravi ancora una volta, l'ultima per l'anno appena trascorso. A questo punto aspettarsi tanto per il futuro è davvero il minimo, qualsiasi sia la forma scelta per il supporto discografico.
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