Uno swing che ci ricorda Paolo Belli, un progetto acustico autoprodotto che parte in sordina
Rocco de Paola, classe 1977, ci porta dalla provincia di Salerno un ep composto da 5 canzoni che mixano cantautorato, jazz anni ‘50 e fiati da atmosfera notturna.
“Distinguere di notte” è un mini album che racconta l'amore, come nella traccia d’apertura “Don’t remember”, l'attualità e la politica come in “Il mostro” (“Io sono l’uomo tutto/ E tutto possiedo/ Io dico quel che voglio/ E’ mio anche il pensiero…”) passando per pezzi più intimisti (“Distinguere di notte quant’è profondo il mare / Senza una luce forte che sappia raccontare / Cos’è che si nasconde nel mondo da nuotare / L’oceano confonde qualsiasi ragione…, dal pezzo "Distinguere di Notte") e ballate dal ritmo leggero come “Paura” che ricorda Paolo Belli ai tempi di “Torno Sabato”. L’EP si chiude con “La Buona Intenzione” che ricorda un Pino Daniele dalla voce a tratti sussurrata.
I testi, in sostanza, non spiccano per originalità e le melodie non riescono a fare da contenitore di un progetto acustico che pecca di attitudini swing all'acqua di rose. Dopotutto è solo un ep: consideriamolo un antipasto di una cena al lume di candela sul terrazzo di una casa affacciata sul mare (“Dopo aver smesso di bere/ Riempirò un altro bicchiere), per invitare la dama a ballare un liscio accompagnato da (troppe) rime baciate. Chissà se le donne apprezzeranno, io aspetto un album completo.
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La recensione Distinguere di Notte di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-05-21 00:00:00
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