Rock e sperimentazione unplugged, derivativo ma godibile.
Con una copertina illustrata che sembra celebrare la follia, si presentano i Koyaanis, trio milanese dedito alle alchimie sonore rigorosamente unplugged. Non vi aspettate però la tipica struttura sonora da band che suona rock acustico nei pub, in questo EP c'è una buona ricerca sonora, diretta discendente di band quali Mr. Bungle, Quintorigo o Marta sui Tubi.
La traccia di apertura, "Celebrated", ha un incedere spagnoleggiante mischiato a suggestioni mediorientali. La voce è funambolica, anche se in più di un'occasione sembra di ascoltare uno dei tanti progetti paralleli di Mike Patton, per timbrica ed intenzione. Mirabile l'uso degli archi e del flauto, che impreziosiscono il tessuto musicale. "Mistakes" e "Wait you", sono pezzi rock molto articolati e si lasciano ascoltare volentieri, nonostante a tratti risentano di influenze Alice In Chains che fanno cadere una patina di polvere sulla freschezza di questo trio. "Headache" potrebbe essere il biglietto da visita dei Koyaanis, perché contiene tutte le influenze già citate ed è un notevole pezzo di prog acustico che raramente si ha l'opportunità di ascoltare. "Noia Cronica" chiude in italiano questa registrazione. La lingua madre giova alla voce, che comunque è fuori dall'ordinario per tecnica ed estensione, e nonostante il pezzo parli di tedio, è quello più gioioso del disco.
Questo lavoro potrebbe essere uscito alla fine degli anni 90 e si lascerebbe comunque ascoltare bene oggi, quindi benché non siano propriamente sul pezzo, i Koyaanis lasciano intuire ampi margini di evoluzione stilistica, perché hanno tecnica e gusto. Li attendiamo fiduciosi alla prossima prova.
---
La recensione del Perduto Equilibrio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-11-07 00:00:00
COMMENTI