Rock ordinario: suonano bene, hanno un bel suono. Possono certo migliorare.
Un rock corposo con riferimenti importanti e prettamente Usa. I Too Late To Wake riescono abbastanza bene a far risaltare i propri punti di forza e nascondere le debolezze. La parte strumentale non è eccelsa, è lineare, ordinaria, un rock che dagli anni '70 si muove fino ai '90, rimarcando i vari clchet del genere. Hanno un bel suono, e questo ti fa passare sopra la scarsa personalità. Anche la voce è particolare, e non guasta mai in tipo di progetto simile. In sostanza le potenzialità ci sono, ora tocca scrivere il resto.
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La recensione Slaves Without Chains di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-12-04 00:00:00
COMMENTI (2)
scarsa personalità un par di palle, con rispetto parlando, signor Bacchilega. La maggior parte dei gruppi post-grunge sanno solo maltrattare le chitarre; almeno loro hanno bei suoni di chitarra e armonie orecchiabili, e sfruttano al meglio quei cliché di cui tutti hanno piene le tasche, ma da cui ben pochi riescono ad allontanarsi...
Bravi!!!