I Linda Comes, sono riusciti a confezionare otto ballate soft, che scorrono disinvolte in paesaggi pop-folk, dal retrogusto vintage. Un romanticismo sonoro spensierato, privo di qualsiasi pedanteria
Questa primavera si sta facendo attendere più del dovuto. Fa ancora sempre troppo freddo, le giornate sono ancora troppo brevi e di mettere via il cappotto pesante non se ne parla. E' normale avere voglia di musica più tranquilla e distesa, giusto per sollecitare l'arrivo della bella stagione. Difatti, sarà l'insieme di tutte queste cose e, sicuramente anche di altre, ma “Lovely” è arrivato nel momento giusto, potrebbe essere la perfetta colonna sonora di una bella giornata primaverile, di quelle che stiamo bramando da tempo: leggera, morbida, buona, “Lovely”, appunto.
I Linda Comes, sono riusciti a confezionare otto ballate soft, che scorrono disinvolte in paesaggi pop-folk, dal retrogusto vintage. Un romanticismo sonoro spensierato, privo di qualsiasi pedanteria, che anche nei pezzi più introspettivi come “Sii sincera” - una chitarra appena pizzicata e una voce sussurrata - riesce comunque a non risultare pesante. L'elemento portante in tutti i pezzi, infatti, è la chitarra acustica di Vincent Bombetta, capace di dare sempre il giusto senso della melodia e, ben sviluppato e dosato con il resto dei dettagli sonori. A parte alcuni eccessi zuccherini e qualche forzatura, funziona anche la voce, delicata e avvolgente senza nessuna sbavatura. L'unica cosa che manca è una manciata di pezzi che diano maggiore piglio e dinamicità all'economia generale del disco: è tutto un po' troppo uniforme e livellato.
Tuttavia, a parte queste piccole macchie nere è un lavoro studiato e eseguito molto bene, capace di far emergere emozioni positive e vibrazioni tranquillizzanti, proprio come una piacevole giornata bucolica primaverile.
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La recensione lovely di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-03-27 00:00:00
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