Fare canzoni, belle o brutte, è un diritto. Storpiare un Nobel per la letteratura, no.
Il problema fondamentale di questa canzone è la mancanza di rispetto per Herman Hesse. Perchè per fare tributo ad una poesia, talvolta silenzio e riflessione sono il modo migliore. Non è ciò che hanno fatto questi La Figlia Del Dottore, band torinese che ha invece deciso di stravolgere il testo di "Canzone di Viaggio", martoriandolo in una ballataccia acustica finto-romantica che nemmeno gli Extreme al peggiore dei falò. Fare canzoni, belle o brutte, è un diritto. Prendersi stroncature fa parte del gioco. Ma storpiare senza talento il testo di un premio Nobel per la letteratura, non si fa.
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La recensione Canzone del viaggio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-10-04 00:00:00
COMMENTI (1)
“canzone del viaggio” paragonata a “More then words” degli Extreme!
WOW!