Rapsodia FestaViolenta 2002 - Crossover, Nu-Metal

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Pur essendo di fronte ad un evidente crisi dell’industria discografica, in Italia nascono quasi quotidianamente etichette indipendenti che producono, altrettanto quotidianamente, opere che difficilmente riusciranno a raggiungere risultati almeno soddisfacenti.

Nel caso dei Rapsodia crediamo che il discorso calzi a pennello, visto e considerato che i Nostri dopo l'ultimo singolo uscito su Lilium nel 2000, approdano adesso alla Divert per pubblicare il loro “FestaViolenta”. Ebbene, l’opera pur essendo formalmente ineccepibile, non sembra in grado di poter spopolare né a livello di massa né, tantomeno, a livello underground. Preso infatti come metro di paragone commerciale i Linkin Park - perché è in quell’ambito che oggi il quintetto, volente o nolente, si colloca -, sul disco in questione non sembra esserci una sola traccia che possa in qualche modo trainare il lavoro verso i vertici (anche solo) delle classifiche indie.

Anzi, di brani orecchiabili sul genere ci sono (“Strade magnetiche”, “Babilonia”), ma le potenzialità affinchè diventino delle hit ci sembrano decisamente poche, anche se diamo qualche possibilità di riuscita a “Vertigini”. Il problema, però, rimane, e ci viene da pensare che nel momento in cui la band dovrebbe spingere verso aperture melodiche non riesca a concretizzare al meglio gli sforzi, generando ibridi sonori di scarso impatto.

Detto questo, “FestaViolenta” potrebbe anche piacervi, perché realizzato secondo i canoni vigenti. La percezione, però, è che dentro rischierete di trovare poca ‘anima’ e molta più attenzione a tutto ciò che io definisco il ‘contorno’.

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La recensione FestaViolenta di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-08-06 00:00:00

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