Una sapiente rielaborazione di tutta la musica tradizionale americana: dal country al rock & roll.
Etichettare la musica di Johnnie Selfish & The Worried Man come country/folk/bluegrass sarebbe molto riduttivo. "Kauntri Muzik", infatti, non è un semplice disco di genere, ma una sapiente rielaborazione di tutta la musica tradizionale americana: dal country al rock & roll.
A un primo ascolto, l’impressione è subito quella di genere di musica tipicamente statunitense nella quale sono confluite tutte le musiche folk del sud est. L’impiego quasi esclusivo di strumenti a corda come banjo, chitarra acustica, ukulele, violino e contrabbasso conferisce al progetto un carattere timbrico ben definito che, a tutta prima, lascerebbe pensare a un disco tipicamente di “genere”. Ma, come avrete già intuito, così non è.
Nelle composizioni si respira un’influenza variegata. Ma più che a livello stilistico – nonostante alcune incursioni di chitarra elettrica e le due cover, "Radioactivity" dei Kraftwerk e "Letter To The Censors" dei Mano Negra, dove compare come per magia una fulminea citazione di "Ace of Spades" dei Motorhead – l’originalità di questo progetto si percepisce nell’attitudine e soprattutto nelle interpretazioni intense e personali della voce, Johnnie Selfish. Da brani più tradizionali come Nothing to sing about, dove emerge pienamente l’amore per la tradizione country, a composizioni come "Western Civilization" che nel ritornello sfiorano atmosfere e melodie tipiche di un certo punk britannico.
Insomma: un disco da consigliare anche ai non amanti del genere.
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La recensione Kauntri Muzik di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-12-11 00:00:00
COMMENTI (1)
grandi ragazzi!