Don Diegoh & Mastrofabbro
Radio Rabbia 2012 - Hip-Hop

Radio Rabbia

Un disco fatto di sostanza e consapevolezza.

Il rap come un elemento di quattro. L'hip hop come una cultura, e non come una roba che boh, forse esisteva tanti anni fa ma ai tempi a me piaceva più la techno. Questo è “Radio Rabbia”, il nuovo album del crotonese Don Diegoh – affiancato da Mastrofabbro – che esce a quattro anni di distanza da “Double Deck”.

"Tutto quello che so è che un giorno dissi a mio padre e mia madre 'amo l'hip hop' perché cerco risposte". Ecco, l'incipit è questo. Un credo e una cultura alla base di un buon disco dal sapore anni Novanta, un album che racconta storie di vita, trasmette odori di strada e immagini reali e vivide.

"Questi rapper personaggi per suonare ti persuadono persino di pensare al tuo benessere". Ma qua non c'è nessuno da persuadere. O ti piace o non ti piace. Punto. E c'è da dire che brani come “Just Believe in Me” con Easy One almeno un ascolto lo meritano. Perché stiamo parlando di roba fatta bene, in cui a contare davvero sono metriche e beat. Ed entrambi sono sempre di qualità alta. Parafrasando antichi ritornelli, è un disco di cui puoi sentire il funk (era un sacco di tempo che non usavo il termine “funk” parlando di un disco rap). E di cui capisci anche le parole, perché sono belle chiare e mirate a raccontare storie con semplicità (dai un ascolto a “Tutto Quello che So”, “Per il Tempo che Manca” o “Storie di Tutti i Giorni Pt. 2”).

Magari non sarà un capolavoro – forse nemmeno ha la pretesa di esserlo – e qualche ritornello un po' meno piatto non avrebbe tutto sommato guastato. Ma sicuramente non mancano sostanza e consapevolezza. Diegoh e Mastrofabbro hanno ben chiaro quello che stanno facendo, cosa c'è oggi e cosa c'è stato ieri. Per cui, cerca la frequenza di Radio Rabbia sul tuo ghettoblaster (magari) e dacci un ascolto.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.