I Morrigan vengono dalla provincia di Biella e si presentano con un curriculum denso di partecipazioni a manifestazioni, buoni piazzamenti in concorsi regionali e anche, cosa molto interessante, la realizzazione della colonna sonora per un cortometraggio dal titolo “Sta diventando buio” prodotto dal gruppo di artisti emergenti LARS di Torino.
“Il campo di aghi” contiene cinque canzoni stilisticamente non ancora molto a fuoco. L’eredità musicale lasciata da Afterhours e Marlene Kuntz sembra ben assorbita, come testimoniano "Ginepro" e “Caos”, ed i Morrigan tentano nuove soluzioni che lasciano però dubbi sul risultato finale. L’impressione è di ascoltare due anime della band che ancora fanno fatica ad amalgamarsi a vicenda.
Destano interesse i due brani citati. Il primo è una dolce ninna nanna dallo svolgimento suadente e malinconico esaltata dal tono confidenziale di Riccardo Ruggeri ( voce e chitarra ritmica ), simile alla dolcezza di Manuel Agnelli di ‘non è per sempre’. Il "Caos" intriga invece per il suo alternare con ineffabile senso dell’armonia momenti nervosi e distesi racchiusi dentro una struttura tipicamente rock.
Ciò che lascia perplessi è il corpo centrale del disco. Le composizioni non sono dello stesso spessore ma virano verso tempi funky, ( ragazzi, chiamarlo crossover mi sembra un po’ esagerato, non trovate ?) ritornelli aperti e melodie vocali ricche di enfasi.
L’idea non è malvagia ma si può rendere certamente meglio, la tecnica d’altro canto non manca ai Morrigan, serve solo affinare un po’ il gusto.
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La recensione Il campo di aghi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-08-14 00:00:00
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