Suonare una musica che sia adulta fino in fondo, senza concedere nulla a un’orecchiabilità semplice da memorizzare e facile da dimenticare
Non si può dire che Laura Loriga con il suo progetto Mimes Of Wine sia un’artista che fa sconti al pubblico. “Apocalypse Sets In” era una raccolta oscura e sibillina, un po’ come ascoltare un Nick Cave in versione apocalisse che affila armi e poesie, attendendo al varco i suoi demoni personali. Il nuovo “Memories For The Unseen” approfondisce il discorso e perfeziona una scelta stilistica ben precisa: suonare una musica che sia adulta fino in fondo, senza concedere nulla a un’orecchiabilità semplice da memorizzare e facile da dimenticare.
Di fronte a un approccio così radicale, l’impressione è che ogni singola nota contenga un intero mondo di vissuti privatissimi eppure universali, come solo i grandi riescono a fare. L’umore della Loriga si riversa allora nelle splendide ballate pianistiche e noir di Mimes Of Wine: “I Will Merry You” è un tango desertico dall’appeal cinematografico, “Ester” si svela sospesa e drammatica tra esistenzialismo Rachel’s e intimismo Tori Amos, mentre “Aube” è il vero cuore nero del disco, tra crescendo strumentali e piroette vocali che raccontano un’artista dall’animo inquieto come quello di una nomade senza terra e senza pace.
Il sogno è di vedere Laura Loriga spostare ulteriormente in avanti la propria idea di canzone non allineata, magari inserendo più sperimentazione e meno accademia. Per adesso è già tra le più brave in circolazione. Ed è a tanto così dal diventare anche la più ispirata.
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La recensione memories for the unseen di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-11-20 00:00:00
COMMENTI (1)
per ascoltare il disco:
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