Il cuscino di stelle giunge al terzo album e realizza un lavoro evocativo, un connubio tra rilassatezza ed intensità, nel puro spirito dell'ambient venato di jazz e post rock d'autore. Il progetto fa capo a Paolo Monti alla chitarra e all'elettronica, accompagnato da Federico Gerini al piano digitale.
L'album si apre con "Lustville" e traccia il percorso musicale che accompagnerà questo lavoro: elettronica minimale, tra Brian Eno e i Tortoise di Standards, temi pianistici di ampio respiro, come nella stupenda "Northern Light" o stratificati toni di psichedelia nella struggente "Orwell" (uno dei pezzi post-rock più belli dell'anno), fino a raggiungere vette di composizione per pianoforte contemporaneo in "Ral 3031" oppure sperimentazioni vicine agli Area del secondo periodo ("Problem Solving") e giungere al finale dilatato e ultradimensionale di "Travelling notes". Un lavoro che alterna momenti di scrittura più vicina all chill out electro, come nel caso di "Mindfulness" (un brano che gli Air non riescono più a scrivere), ed altri di sperimentazione, con classe, adatti ad un pubblico di affezionati del genere.
"Fattore ambientale" è un album veramente affascinante, ricco e al contempo scevro di orpelli inutili, i suoni sono sostanziali e funzionali alle composizioni, capace di trasportare l'ascoltatore dentro una bolla, lontano dal caos del mondo. Consigliato, specialmente in questo periodo di luci al neon e corse contro il tempo.
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