Primo approccio al folk acustico di due che hanno sempre suonato hard rock. Non male.
Folk-country all'americana, con i limiti evidenti se chi lo canta è nato in Italia e se ha ancora poca dimestichezza con il genere. Gli Intense sono nati giusto la scorsa estate, sono Michele Nardella e Giuseppe Vinelli, ed entrambi provengono da band molto lontane dalla musica acustica; il che non è un male, spesso quando un musicista si spoglia delle distorsioni si fa ammirare nella sua bellezza più pura. Della bellezza, in queste tre canzoni, c'è. C'è una buona capacità di intrecciare in maniera fantasiosa le chitarre, se fossero pezzi strumentali vedreste meglio questa voglia di viaggiare sorvolando più di un immaginario: si passa dal country classico, intermezzi spagnoleggianti, il blues, e momenti acustici decisamente più complicati e virtuosistici. I due dialogano bene, ci sono attimi pieni o spazi dove il silenzio ha il suo ruolo preciso, certo a volte si fanno prendere dall'assolo facile e non sempre sono cose memorabili.
La voce è ancora insicura, nasconde i suoi difetti di pronuncia affogando le parole in note basse e mal masticate; quando compaiono i cori ("The Evildoers") va già meglio. Il songwriting non è nulla di fulminante ma nemmeno la più bella canzone dei Mountain Goats sconvolge il canoni del folk odierno; a mio avviso manca un po' di pratica, il capire cosa distingue un pomposo e bellissimo intreccio di strumenti dalla reimpatriata tra amici, sotto a chi tocca; distinguere quando la chitarra ridotta all'osso è commovente e quella che lasciata sola non ti dirà mai nulla. E' solo un demo, sembrano più appunti che canzoni, ma è già qualcosa. Vediamo se in futuro si impegneranno a dovere per ottenere di meglio.
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La recensione Steps to Nowhere di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-02-15 00:00:00
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