Un disco leggero, come l'aria primaverile.
Arriva un momento in cui un uomo sulla trentina, alla presa con dubbi, memorie, l'irrimediabile bivio tra giovinezza e maturità, affronta quello che è stata la propria vita. Tra bilanci esistenziali, e piccoli segnali di una nuovo mondo, di nuove prospettive di vita. Si riflette, davanti ad una finestra, gli oggetti del passato, le bollette a piombarti nel presente, le foto in polaroid ad alimentare la nostalgia.
Amori passati, amori presenti. I ricordi. “A Voi Ragazze”, secondo album del veronese Dottorconti, è questo. Canzoni come istantanee di giorni e momenti passati, sensazioni, diapositive sgranate dal passato.
La quotidianità. L'assoluta semplicità come chiave stilistica ed interpretativa, l'immediatezza come principale connotazione della propria arte. Eteree, come l'onirica “Magnolia”, sogno scandito dall'incedere lento della chitarra, una voce che racconta, poi canta, ricorda.
Ritratti naif, abbozzi di una vita vissuta, come le pennellate liriche di “Primavera”, gli episodi dell'infanzia, come piccoli ritratti, dove celare le perplessità del presente, il rifugio negli occhi di un bambino.
Come in Babalot, come nell'innocenza dei cantautori romani anni novanta. Tredici brani leggeri come un buon Sangiovese, di quelli che accompagnano un pasto con leggerezza. Di quelli che ad un tratto sei ubriaco, senza capire davvero il perché.
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La recensione A voi ragazze di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-03-22 00:00:00
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