Disponibile inizialmente solo su web, il nuovo album della bella Lara Martelli sarà reperibile tra pochi giorni (il 4 ottobre precisamente) anche nei negozi. Doveroso, quindi, segnalare “Orchidea porpora” agli appassionati di rock, un album che non solo conferma le qualità artistiche della cantautrice romana, ma che fuga ogni dubbio sulla sua scomparsa dalla scena.
Collocabile a metà strada tra il lirismo di Carmen Consoli e la poesia di Cristina Donà, questo secondo disco di Lara svela anche ai più il talento di Massimo Giangrande, già mente dei Punch&Judy, e qui responsabile per il 50% delle idee e delle musiche. Non a caso, molte sonorità ci sembrano proprio dettate dal background del Nostro, che in ognuna delle 15 tracce riesce a trovare il giusto ‘mood’ per l’interpretazione della protagonista, forse aiutato anche dalla location scelta per le session di registrazione, i ‘Southern tracks’ di Atlanta dove hanno già registrato gente del calibro di Pearl Jam, Bruce Springsteen e Bob Dylan.
Il risultato è condensato in poco più di un’ora di musica, dove non sempre si toccano i vertici di brani come “Ode a Renoir” (raffinatissima ballata elettroacustica), “Il mare in fondo al mare” (una versione femminile dei Muse?), “Il quadro” (affascinante climax sonoro) e “Tema di Lara” (con una splendida tromba ad arrangiare il tutto), ma comunque si rimane all’ascolto fino all’ultima nota. D’altronde sarebbe un peccato perdersi canzoni quali “Sinfonia in luna” o la stessa title-track, episodi che in maniera diversa ricordano le atmosfere tanto care ai primi Radiohead o persino Jeff Buckley.
C’è insomma un forte riferimento ai modelli d’oltreManica e d’oltreOceano, a testimoniare il grande interesse, e la relativa influenza, di Lara e Massimo nei confronti di certi artisti. Peccato forse per la troppa ‘carne al fuoco’, che in alcuni frangenti fa calare il livello d’attenzione. Ma nel complesso la promozione di “Orchidea porpora” ci sembra indiscutibile, con l’augurio che dal vivo il progetto confermi le potenzialità espresse finora in questi solchi.
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La recensione Orchidea porpora di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-09-08 00:00:00
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