Kelevra Beati voi che non capite niente 2012 - Alternativo

Beati voi che non capite niente precedente precedente

Una bella voce e poco di più. Meglio buttare tutto e ricominciare da capo.

Mi spiace essere tranchant ma preferisco non rimanere mai nel perimetro delle belle speranze, dire che questi, un giorno, potrebbero fare grandi cose se solo si impegnassero di più. E' un disco brutto. "Beati voi che non capite niente" ha poche scintille (in pratica raccolte in un unico talento: la voce) affogate in un mare di cose che non vanno. 

La voce: pur non avendo un carisma fulminante, un timbro che rimane impresso al primo ascolto e nemmeno una perfetta intonazione, ha una sua originalità. Matteo Ravazzi canta bene, inventa melodie non scontate, ha una particolare voglia di mettere toni cupi, quasi new wave, mi ricordano un rock che ha sì l'influenza dei Litfiba ma che all'oscurità nichilista preferisce la malinconia più anni '90. Per il climax che riesce a costruire in "La ballata di Lobo e Blanca" tornano alla mente gli Estra, ma poi negli altri momenti svisa verso un pop decisamente più limpido e un andazzo baldanzoso - per farvi un esempio immediato: alla "Contessa" di Ruggeri - che crea un mix davvero strano. E' come voler mettere insieme un animo dark pur non rinunciando all'essere giocosi e - prendete la parola con le dovute distanze - irriverenti. Provarci è sempre un bene, in questo meritano un plauso.
Le linee melodiche, quindi, portano avanti un loro discorso, sono una firma riconoscibile in tutto il disco. La band sotto invece ci mette qualunque cosa: pezzi swing, cut'n'paste elettronici, disco music, hard rock, blues e repertorio da pub. I testi sono ben al di sopra del solito encelofagramma piatto del pop fm, mirano ad essere sagaci - e provarci è sempre un bene - ma certo non ci sono picchi sbalorditivi o frasi che ti appunti in memoria.

A una band così consiglierei davvero una nuova rinascita. Spaccatevi, rimescolatevi, cambiate nome. Ripartite da capo, in questo album c'è ben poco da salvare.

---
La recensione Beati voi che non capite niente di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-01-11 00:00:00

COMMENTI (12)

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia
  • Nicola84zz 11 anni fa Rispondi

    anche io voglio esprimere un opinione: Simone Nolvo vai a scrivere di cucina che è meglio!

  • MarcoGiordano 11 anni fa Rispondi

    "Bene o male purché se ne parli" non possono piacere al recensore ma il "clamore" che si è creato attorno al suo giudizio mi ha fatto conoscere questa band e io non leggo mai le opinioni degli altri, si tratta di opinioni personali appunto..

  • giuseppecatani 11 anni fa Rispondi

    va bene, ma questa è un'opinione... anche simone ha espresso delle opinioni.

  • Utente eliminato 11 anni fa Rispondi

    Ok forse non mi sono spiegato, sarò breve: per professionalità intendo che siccome questo è un portale di un certo livello, uno si aspetta che anche le recensioni e recensori lo siano.

  • giuseppecatani 11 anni fa Rispondi

    che c'entra ka professionaltà?

  • Utente eliminato 11 anni fa Rispondi

    E' vero la parte sulla voce è ben argomentata, ma riguardo al resto della band c'è scritto solo che "ci mette qualunque cosa: pezzi swing, cut'n'paste elettronici, disco music, hard rock, blues e repertorio da pub." il che a priori non costituisce una valida argomentazione per alcun difetto.
    Il problema non è tanto fare gli ultras delle band, ma la professionalità con cui un autore di recensioni dovrebbe affrontare una critica, a prescindere dal merito o demerito che spetta all' album in questione.
    Come ho già detto in precedenza tale professionalità a mio avviso manca totalmente, e questo è davvero un peccato per un portale come questo.

  • lucy85 11 anni fa Rispondi

    Ma infatti i riferimenti da te citati sono associati unicamente alla voce(che poi è l'unica cosa che salva)...sinceramente mi sembrano critiche "un tantino forti" verso un disco che tutto sommato ha la pecca secondo il recensore di mischiare troppi generi..non capivo qual'era il "mare di cose che non vanno" visto che poi ne ha citata solo una(senza un minimo di spiegazione) ....mi è sembrato un pò uno sparare nel mucchio senza logica...poi non voglio fare ultras,la mia era solo una considerazione

  • vanabass 11 anni fa Rispondi

    Mi permetto di intervenire per dire che invece le osservazioni mi sembrano ben argomentate. Ci sono ben tre artisti di riferimento e una lunga digressione sui generi di riferimento, che come si evince dalla recensione, sono troppi e poco amalgamati. C'è anche un'osservazione sui testi, che cosa manca a questa recensione dunque? Ogni tanto bisognerebbe smettere di fare gli ultras delle band e leggere le cose per quelle che sono, non per quello che si vuole leggere.

  • Utente eliminato 11 anni fa Rispondi

    Sono assolutamente d'accordo con quando detto nel precedente commento; ok non ti è piaciuto il disco, ma la tua recensione sembra quelli di uno che ha preso il titolo dell' album come un'offesa personale.
    La tua poca professionalità è davvero lampante oltre al fatto che non sei veramente nessuno per rivolgerti ad un gruppo con quel tono e con quelle parole , perciò io credo che se c'è qualcuno che debba cambiare mestiere quello sei te.
    Nessuno merita una recensione così gratuitamente diffamatoria specialmente poi su un portale che dovrebbe essere uno dei punti di riferimento della musica underground a livello nazionale, e invece con queste uscite ricorda più il blog di una quattordicenne.

  • lucy85 11 anni fa Rispondi

    Li conosco da un anno e sono andata a diversi concerti..per quanto posso essere un pò di parte ritengo questa recensione imbarazzante.Ma come si fa a dare giudizi del genere senza un minimo di spiegazioni o riferimenti?Ripeto ,a me piacciono molto, ma penso di essere abbastanza obiettiva se dico che è allucinante scrivere delle cose del genere...