Atmosfere oniriche, maschere, pentole Atmosfere oniriche, maschere, pentole e folk. Un buon debutto, penalizzato dal fatto che un disco così teatrale va visto dal vivo, non basta ascoltarlo. e folk. Un disco buon disco di debutto, la cui componente teatrale non sembre
Tizio Bononcini ha intuito che senza uno spettacolo le sue storie musicate avrebbero avuto meno motivo di esistere ed è per questo che si fa aiutare da maschere e costumi di scena. Il classico e comune cantautorato è reso originale da un'essenziale vena di blues che dà spazio ed importanza alla musica, spesso penalizzata ed irrigidita dalle esigenze di narrazione. Tizio narra di personaggi che ricordano il teatro dell'assurdo, accompagnato da un fedele violoncello, ma anche da pentole e un glockenspiel.
Sin dalla prima traccia "Topi e Ballerine", veniamo catapultati nel mondo onirico dell'album, una ballata piano e voce impreziosita da interventi di violoncello che ci prepara dolcemente al folk della canzone che non solo dà il titolo all'album, ma anche inizio ad un registro di stile che verrà tenuto per tutta la durata dell'ascolto. Spicca nella tracklist "Arlecchinata", essendo ancor più adatta all'interpretazione teatrale per via della voce che cambia repentinamente espressione e tonalità.
È il talento nel creare storie che abbattono i confini tra presente e passato, realtà e fantasia che gli permette di raccogliere consensi e riconoscimenti. Proprio per questo si sente che l'album da solo è orfano dello spettacolo, difficilmente bypassabile ed essenziale per integrare un discorso più ampio.
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La recensione Entrambi Tre di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-03-20 00:00:00
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