Lo ska e il punk rock allietano la scena musicale di ritmi colorati ed energici su testi rabbiosi e di denuncia. Offrono un buon motivo per entrare in contatto con tematiche sociali e politiche, aggiungendo spezie e aromi pepati sul piatto melodico da condire. Ve li ricordate i Madness? Ritmi in levare, tensione sociale, a volte demenzialità e ironia, ma molta ripetitività, ecco tutto.
"Burattini e burattinai" dei sardi Skanking Caos è un classico disco ska con riferimenti di cui sopra. Se dunque la musica in questione rimane sempre identica a se stessa, proponendo suoni reiterati e piatti, allora proviamo a ragionare sui testi. "Spegni il canale" è un chiaro invito a non omologarsi, a ragionare con la propria testa senza falsi miti e soprattutto senza condizionamenti televisivi; "Voce che non può parlare" grida, in tempi oscuri e demotivanti, alla libertà taciuta ed inespressa; "Lirica di massa" è una mitraglia di parole che dovrebbero “sparare fuori quello che si ha dentro” per cambiare un mondo di prigione, ottuso e malato; "Diamanti insanguinati" è un testo contro ogni forma di prevaricazione e sfruttamento ai danni dei più deboli; "Terra di sopraffazioni" difende la Sardegna dai danni ambientali e militari che la stanno sfregiando, e così via fino all’ultima traccia dell’album.
Denuncia e resistenza, ma anche volontà di sensibilizzare urlando, attraverso la musica, quello che non va e si vorrebbe cambiare. Il titolo è esplicativo: noi siamo i burattini in mano a burattinai senza scrupoli che difendono solo i propri interessi. Cosa si può fare allora? Utilizzare musica e parole come principale arma per questa presa di coscienza. Gli Skanking Kaos almeno ci hanno provato.
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