Tante cose, troppe, non del tutto chiare: rumori, tango e blues per un ep che ha qualcosa di buono ma non convince.
Ma questo è industrial! Sì, però dura pochi secondi, perché “Mars’ Sailors” muta presto il suo atteggiamento pur rimanendo acre e ruvida, gioca coi suoni distorcendo e rumoreggiando, urlando e incalzando, e la botta arriva subito, un bel pugno in faccia che mi sveglia e via.
Poi giù, si passa all’italiano e al pianoforte, al tango e alla malinconia, a quelle serate di locali in chiusura e solo noi ad assaggiare un altro pezzo di notte, a non voler lasciare neppure una briciola; e ancora su, a blueseggiare su una poesia di Raffaele Baldini, con una presa cattiva che bacia il noise e inneggia al caos, per chiudere con un canto cupo e ipnotico che pare dire basta, tutti a casa, e alla fine ammetto di non aver compreso appieno il senso di questo ep.
Tante cose, qualcosa di confuso, una rabbia che a volte sembra fuori controllo, una prima traccia efficace e centrata ma poi nebbia leggera, perdo l’orientamento, l’obiettivo non mi è chiaro. Forse un full length aiuterà.
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La recensione DE LA CRUDEL † EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-12-14 00:00:00
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