Tutta l'arte del cantautorato italiano in questo disco d'esordio di Antonio Fiabane: Riconosci i tuoi santi.
Per un musicista navigato come Antonio Fiabane il mestiere del cantautore è un’arte tutt’altro che improvvisata. Ce lo dimostrano, in trenta anni di carriera, le sue collaborazioni con musicisti, discografici e produttori importanti (Shell Shapiro, Roberto Soffici, Bruno Tibaldi, l’ex Matia Bazar Sergio Cossu), oltre ad un’attività live di tutto rispetto sull’intero panorama nazionale. Eppure, solo oggi, il cantautore agordino realizza il suo primo disco d’esordio.
Da debuttante cresciuto sopra i palchi dove la musica si fa con serietà e passione, Antonio Fiabane scrive un album la cui melodia viene scandita da: piano, violoncello, violino, basso, cajon, organetto, sax e voce in presa ambient. Su testi importanti e per nulla banali, si dipana l’organigramma di un’opera del più tradizionale cantautorato alla Mauro Pagani. "Quando il sole tramontando" segue un suono di piano sospeso su una nuvola di ricordi, in un paesaggio incontaminato da cui ci si allontana alla ricerca di se stessi; "Parte la musica" è una canzone ben costruita e di facile impatto, semplice e raffinata, di gusto; "Petacci", figura di uomo, di lago, di paese lontano e vicino, di amore e di donna, in un affresco dipinto da un’esistenza importante che la musica avvolge di soavità e dolcezza; in "Rita" colpisce la melodia segnata da una voce suadente e passionale entro una struttura compositiva malinconica e languida; "Fate vobis" si snoda, attraverso il violoncello, sulla base di una sequenza ritmica ripetuta che invita a farci essere noi; "Tutto è bene quello che finisce", ha il suono di un corillon dolce e amaro come la fine di un amore.
Antonio Fiabane oggi scopre un talento tutto suo, uno stile ben fatto di densità cantautorale vecchia maniera, quella dei maestri per intenderci. E lo fa onestamente, con semplicità, portando se stesso e tutto il suo bagaglio di musicista navigato. Un disco di melodie e parole come tutti, ma sincero e denso come pochi.
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La recensione Riconosci i tuoi Santi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-01-14 00:00:00
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