Dopo il primo, fugace ascolto di questo “L’uomo che faceva esplodere i lampioni”, rimane in bocca un gusto difficile da definire; si fatica cioè a capire se il sestetto si muova seguendo le coordinate dello ska, del pop o, ancora, quelle del rock. Ma è probabile che l’ensemble cerchi di incrociare tutti e 3 i generi sopra nominati, dando però vita ad una formula che in alcuni casi risulta decisamente indigesta.
I Nostri tentano infatti di andare oltre lo ska, di contaminarlo leggermente con linguaggi musicali affini, senza però riuscire a trovare le giuste dosi che occorrono affinché la ricetta si possa definire riuscita. Succede così che le canzoni a volte sono troppo pop, altre troppo ska, altre troppo rock (anche all’interno di una stesso pezzo!), finendo per far perdere l’orientamento ad un ascoltatore in cerca di un ‘centro di gravità permanente’.
In tutto questo bailamme, anche il mixaggio ci sembra un punto debole, proprio per l’incapacità di assemblare e ‘omogeneizzare’ al meglio le svariate influenze che caratterizzano questo esordio sulla lunga distanza. E se solo tre episodi (“Bukolika”, “Abbraccia lo sbirro” e la title-track) si salvano dal resto, almeno un motivo ci sarà per far riflettere su quanto inciso dalla formazione in questo cd.
Sempre ammesso che per loro non si tratti di puro e semplice divertimento e decidano, quindi, di continuare così; peccato, però, che io per primo scarterei una simile opera se l’unico obiettivo fosse proprio quello di far musica per divertirsi.
Per il futuro studiare meglio la materia e applicarsi di più! Chissà che un giorno non venga fuori qualcosa di buono...
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La recensione L’uomo che faceva esplodere i lampioni di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-09-18 00:00:00
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