Folk-blues che stuzzica il dreampop, non tutto funziona a dovere
Dustman ed Elise sono bravi quando restano in territori minimali, quando puntano a scaldare il cuore con la semplicità del binomio chitarra/voce (“Mystic Rain” ) o provano a insinuarsi nelle profondità dell'animo umano in sospeso su una impalpabile trama fatta di pianoforte (“More And More”) o, ancora, se si lasciano trasportare su derive lievemente dream pop (“A Horse In The Sun”). Il più delle volte si aggiudicano un giudizio buono e, in generale, si fanno apprezzare. Ma non tutti gli episodi funzionano, non sempre i suoni elettrici convincono, spesso manca del mordente per rendere i pezzi veramente ipnotici e coinvolgere chi ascolta, capita di sbadigliare. Al momento i due musicisti si guadagnano una sufficienza risicata, la voce potrebbe migliorare così come la tecnica dedicata ad ogni singolo strumento. Aspetto nuovi sviluppi.
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La recensione sad baby home di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-01-25 00:00:00
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