Questo pAm2002 è ultimo lavoro dei pAm, quintetto piemontese. Le quattro tracce che lo compongono sono tutte discretamente suonate e cantate (n inglese). La prima e la quarta presentano un rock decisamente acceso e frizzante, con un buon ritmo e una carica non indifferente. I rimanenti due brani, invece, sono più melodici e ricchi di atmosfera, avvicinandosi come sonorità alle ballads dei gruppi rock anglofoni più famosi. Devo ammettere che sono proprio questi due episodi ad avermi maggiormente colpito: "Question mark" e "Relax" risultano ben suonati e ben realizzati nel complesso, con una discreta qualità della parte melodica e del testo. Un appunto invece devo farlo ai brani più rock: risultano, al mio orecchio, un po' anonimi, o, forse, troppo poco originali. Insomma, mi sono sembrati poco caratterizzati, poco ricercati, con passaggi a volte troppo scolastici e scontati. Non voglio togliere nulla al lavoro fatto dai cinque pAm, ma le inflenze dei gruppi rock inglesi si fanno sentire in maniera troppo sensibile, spersonalizzando i brani qui proposti. Eppure, nel complesso le tracce non sono affatto male, mi ripeto, suonate e arrangiate con cura, ma senza eccellere, senza, soprattutto, uscire dalla canonicità, dalle strade già tracciate da altri.
---
La recensione pAm2002 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-09-22 00:00:00
COMMENTI