Una canzone in cui si parla del ruolo dell'artista come dovere sociale, ma che non convince affatto.
Dietro il collettivo Sindrome di Peter Pan c’è il cantautore messinese Carlo Mercadante, anima e coordinatore di tutti gli artisti che hanno transitato e lasciato la loro traccia in questo album. Il Collettivo propone un album a rilascio periodico: una canzone al mese per sette mesi e poi, l’ultimo mese, le restanti cinque tutte assieme. Una scelta che assomiglia quasi ad un cammino di Santiago, attraverso il quale confrontarsi con i pareri del pubblico in maniera significativa.
La briciola in questione si chiama “Yes Now” ed è il dialogo di un cantautore con la sua coscienza. Più che cantata è recitata: la teatralità è al limite della caricatura (alla Caparezza, per intenderci) e quasi oscura il concetto sottile che sta dietro al testo (io stessa non ho capito fino in fondo a cosa si riferisse, finché non ho fatto una capatina sul blog). Un concetto che parla di cosa vuol dire essere un artista: quasi un dovere sociale, un ruolo da affrontare stoicamente, lontano da ogni compiacimento e da ogni ricerca del consenso.
Lodevole come presa di posizione, per carità, anche se mi viene da dire che fare arte è anche soddisfare un bisogno primario: quindi, perché vergognarsi di trarne piacere? Riparliamone, comunque, alla prossima briciola.
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La recensione Yes Now di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-02-01 00:00:00
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