Un nome da tenere d'occhio. Cantautorato pop dalla Calabria: leggero, ma amaro
In Calabria c’è fermento musicale. Peppe Marazzita fa parte di questo ribollire di suoni e facce, che fanno fatica a imporsi nella punta dello Stivale e che, da città lontane scelte come nuove dimore, cercano di farsi strada e realizzarsi.
L’Ep si chiama “Mi gioco i sogni a carte”. Cantautore, lo-fi. Canzoni semplici, patinate di allegria e orecchiabilità, ma sostenute da testi mica così facili. Mentre si canticchia di aspettare il sole sulla Calabria, il riccioluto Marazzita ci infila anche un capannone che brucia all’alba o la rabbia di leggere i quotidiani regionali. “Venderanno il mare”, dunque, è una canzone di denuncia. Leggera, ma amara. I veleni si raccontano anche così.
A un primo ascolto, questi pezzi potrebbero sembrare fin troppo vicini alla scia dei vari Brunori, Le Luci della Centrale Elettrica, Dente. E’ vero, queste influenze ci sono, ma sono ben mixate con quel piccolo pop antico che andava di moda qualche anno fa. Un sapore fresco quasi come i primi Carpacho, per intenderci. Poi, c’è parecchio Daniele Silvestri e c’è la stella di Rino Gaetano, da qualche parte. Un piccolo tributo a Piero Ciampi, nella traccia di apertura. Insomma, il lavoro è più complesso di quel che sembra. E chissà, magari questo mio coetaneo l’ho pure incontrato, tra gli aspiranti ingegneri di Perugia, dove ho studiato pure io e dove Marazzita si è trapiantato da fuori sede.
Da lì, cerca di dare voce a modo suo a una generazione che davvero si gioca i sogni a carte. Tra un “dappudippidappuda” e riff scanzonati di chitarra, però, non è facile raccontare di come uno non se li poteva proprio immaginare così, i suoi 30 anni. Senza fare grossi pipponi sulla crisi.
Un tipo da tenere d’occhio, Marazzita.
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La recensione Mi gioco i sogni a carte EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-02-25 00:00:00
COMMENTI (1)
bomba!!!! :D