Punk lo-fi, noise da orecchie sanguinanti
Loro fanno un ep di 6 minuti e io gioisco. Loro fanno un casino del diavolo e io godo. Loro si chiamano Virus e io mi infetto. Loro hanno intitolato l'ep “Live in Lourdes” e io ridacchio. Che il riferimento al Virus, il primo centro sociale punk italiano, sia casuale o meno, io adoro i Virus.
6 minuti di punk lo-fi, sporco come i Pussy Galore registrati non male: peggio. Densi e appiccicosi eppure così assurdi che proprio non si può fare a meno di ascoltare questo piccolo ep decine e decine di volte. Niente va avanti in scioltezza: sono pesanti, pestano di brutto, suonano male da dio, riff di due accordi e pe-da-la-re. Noise da orecchie sanguinanti, testi di due frasi ai limiti della demenza: “I live in Italy, I don't speak english”.
Quanto mi piacciono i Virus. Non urliamo ancora al miracolo, ma io, per un attimo, ho visto la luce.
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La recensione live in lourdes di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-06-21 00:00:00
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