Un rock sensuale che si perde via ascolto dopo ascolto
Sara Piolanti è una tosta. Non è solo la cantante dei New Cherry, lei è New Cherry. Le melodie, comparate alla sua voce potente, dura e sensuale passano in secondo piano, come nascoste da un grosso gigante incazzato. Qui il rock si respira, un rock che si presenta con un riff iniziale di chitarra e che si modella nel corso dell’ascolto fino a diventare più estremo di quello dei Prozac+, band a cui il trio emiliano viene istintivamente paragonato.
I testi sono introspettivi e analitici, si chiudono sulla persona , quella di Sara stessa: è a lei che in “Zero” “tutto sfugge come l’acqua”, è lei la donna cazzuta di “Attitudini” ed è suo “Il tempo” passato che viene rinnegato nel terzo pezzo. L’EP “Zero” presenta quattro tracce in italiano e una, “Queen Maab", in inglese. Quest’ultima conta di un intro a cappella tutto al femminile che poi converge nella sola voce della cantante; atmosfere cupe e minacciose che in un crescendo generale culminano in un assolo finale sentito ed urlato. Non è di certo questa la traccia migliore del disco, anzi, è l’unica che non riesce ad arrivare visto l'uso della lingua inglese e finisce con l’annoiare.
New Cherry mantiene il suo imprinting iniziale nella maggior parte del disco, trasmettendo una potenza e una vitalità dalle tinte fosche. E' percepibile la mancanza di sintesi tra cantato e strumentale, il contatto viene meno e pare non avere un momento di ripresa. Ottima la scelta di aprire il disco con "Zero", punta di diamante dell'intero prodotto, dotata di una carica erotica che non trova pari nel resto del disco. Ecco: forse la loro sostanza sta nella carica erotica che si esaurisce e non rimane mai costante. Le buone energie non vanno mai disperse, dunque si spera in una svolta audace.
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La recensione Zero di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-03-21 00:00:00
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