Spliteverest2013 - Indie

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Che cosa significa avere vent'anni oggi in uno split tra indie rock e cantautorato.

C’è una sensazione unica, quando hai vent’anni o poco meno e ti ritrovi con una chitarra in mano e il mondo intero da affrontare: si chiama entusiasmo. E di entusiasmo sembra che i Gouton Rouge siano ben provvisti. L’attacco di “Josef K” - fiero e solenne come sa esserlo un adolescente con le idee chiare sulla vita - racconta un vissuto sonico fatto di nichilismo generazionale e distorsioni valvolari, con echi Cosmetic tra le melodie. È un potenziale singolo che mostra una band in crescita e con buone idee al seguito. Anche gli altri due pezzi seguono la stessa scia e forse questo è il vero problema del quartetto: non sapersi discostare troppo da uno schema definito.

A differenza dei Gouton Rouge, Apaah 2012 preferisce muoversi solo con la sua spoglia chitarra elettrica all’interno di un perimetro cantautorale introspettivo, minimale e lo-fi. C’è stile ed emotività, ma il risultato non convince fino in fondo. E non è un caso se a colpire davvero è la conclusiva “I’m Flying”, un’intensa ballad fratturata da una drum machine imbizzarrita, che dona all’intero split “Everest” ciò di cui si avvertiva la mancanza: il gusto per l’imprevedibilità.

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La recensione everest di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-03-04 00:00:00

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