Domani sarà una giornata discreta, una carezza lontana attraversa il corpo. Brividi lasciati da leggere e rileggere, parole sottopelle, sottovuoto, parole sotto il tono concesso. Occhi nei tuoi ma è solo il riflesso.
Domani mattina molto freddo. E intanto mani umide da pulire tra le lenzuola, piedi divisi in due infradito, su questo che non è il mio letto.
The train goes… nothing else. La pancia tra le onde dei respiri, una maglietta blu senza righe... tra le righe non c’erano silenzi… and raining and raining and raining.
Sta piovendo o è piovuto? Ma non è mai stato un Temporale in controluce.
La testa buttata giù dalla finestra per vedere che succede… e non succede nulla. Non sono te, non sono voi.
Tra i rimedi comuni ho rischiato l’annullamento.
Freddo polare, temperature sotto lo zero quasi ovunque.
- She said - come one come here come out.
- He said - ok... ok..
Diciotto minuti e tredici secondi tra la nostra conversazione.
18 minuti e 13 secondi di cassetta vuota che gira nello stereo della macchina.
18’ e 13” di dolore in un intera vita.
Mornings on the moon o Mezzanotte tutto il giorno?
Esce il sole... esci dalla stanza.
Past didn’t keep still.
E ti ho sorriso.
Questo cd è molto bello e questa non vuole essere una recensione. Questo cd non riuscirebbe a respirare in una recensione. Va ben oltre la musica, la poesia, le parole.
E’ atmosfera.
I Banda minima sono ormai solo Emiliano Dante che seglie di stare at Home. Scrivetegli… fatevelo mandare.
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La recensione Home (ep) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-10-25 00:00:00
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