Pop di gran gusto. Un buon esordio
Synth e suoni distorti ci danno il benvenuto in "Distrazioni Urbane" album d'esordio dei Kobe, band torinese nata nel 2010. Con la loro prima opera ci trasportano tra le sonorità potenti del rock più tradizionale rese morbide e sinuose dall'elettronica, dando all'intero cd un'orecchiabilità tipica del pop.
Nonostante quest'album sia composto da otto tracce omogenee che scorrono fluide e piacevoli dal ritmo costante e dai suoni adrenalinici, i Kobe non sono solo il divertimento con i ritmi in levare e i synth energici, ma ci dimostrano anche una parte riflessiva. Si nota un'influenza del cantautorato soprattutto per l'attenzione che rivolgono ai testi, ci raccontano di temi dai sentimenti semplici, alla voglia di denunciare il quotidiano ormai rovinato da una visione instabile del futuro, dei diritti umani violati e di una continua voglia di ribbellarsi a tutto ciò.
Dalla prima traccia, "Ora", alla personalissima e rispettosa cover della celebre "Ritornerai" di Bruno Lauzi, si nota un canto limpido e deciso, una sezione ritmica che non dà tregua ed un'attenzione costante alla melodia. Un esplosione di colori, note e voci. Pop, certo, ma di gran gusto e ben prodotto, attento ai particolari. Dopo aver ascoltato un paio di volte quest'album, per quanto è immediato, viene naturale cantarlo magari impregnando la propria voce di speranza, augurandoci che a passare non siano i nostri sogni ma questi tempi bui.
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La recensione Distrazioni Urbane di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-04-22 00:00:00
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