Un ottimo riallestimento del loro precedente album "Alfa to Omega" in versione power/math trio.
Che Karl Marx fosse un broker, potevamo anche averlo sospettato. I presupposti c'erano tutti. La sorpresa invece arriva ascoltando "Alpha to Omega Director's Cut", terza prova del power trio toscano. La formula a tre, in realtà, esiste da questa registrazione, una rivisitazione del loro "Alfa to Omega", registrato come duo nel 2011. Si aggiunge dunque una robusta dose di chitarra e di synth alla già rodata combo di basso e batteria. Il risultato è un ottimo connubio, preciso come un orologio svizzero ma con l'anima folle e le lancette ritorte. Composizioni strumentali, matematiche, cambi di atmosfera e di tempo derivanti da lunghi ascolti di ogni declinazione di metal ma anche da una preparazione jazz/funk che nella opener "DD", dopo un inizio in puro stile math prog che ricorda i Mr. Bungle più cattivi, si abbandona a ritmiche non lontane dall'universo dei Living Colour, per passare poi ad un riff incredibilmente Slayer (quelli di "Season in the Abyss") nella seconda traccia oppure perdere la ragione in "Eight" e combinare un riff stoner con un synth festaiolo per poi suonare obbligati tiratissimi, prog metal che ritroviamo in "Three", a distruggere la quadratura alla Zu. "Teletubbie" la adoro, perchè è svitata, carica e spaziale. Non avrebbe potuto essere altrimenti.
Non vi sto a descrivere tutti i pezzi, questa non è una guida per non udenti. Sono sicuro che abbiate capito che questo è un bel disco, che la nuova formazione funziona, che la musica è intelligente, suonata bene e non scontata, all'interno di un genere/contenitore a volte rovinato dalla troppa voglia di mettere in mostra le proprie doti tecniche a discapito dei pezzi. Qui non accade. Consigliatissimo.
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La recensione Alpha to Omega Director's cut di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-02-19 00:00:00
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