Bassistinti Mosquito latino 2002 - Ska, Reggae, Alternativo

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Sono in giro da 8 anni i varesini Bassistinti, ma giungono alle orecchie del sottoscritto solo in questo 2002. Ed è un vero peccato, perché il loro “Mosquito latino” - secondo disco di brani originali dopo “Bassin’ core” e il mini lp di cover “Covered skank” - ci sembra una delle cose migliori uscite nello Stivale in ambito reggae/ska.

Invasi infatti da decine di produzioni che sembrano sfruttare il genere piuttosto che interpretarlo, l’opera licenziata dai 7 lumbard inverte decisamente la tendenza; non sentirete infatti slogan politici, sproloqui sotto forma di rima e suoni approssimativi, ma (finalmente!) il groove giusto per un lavoro che pesca a piene mani nel sound giamaicano senza apparire mai retorico e né, tantomeno, sempliciotto. Nota di merito va infatti agli arrangiamenti, come anche alla produzione, due aspetti dove i Nostri sembrano eccellere se paragonati ai (superficiali) colleghi italiani.

Basta d’altronde il dub introduttivo di “Rootsgate” a ricordare certi passaggi degli Africa Unite e a fugare ogni dubbio sull’effettivo valore del combo. L’attacco poi di “Cultureggae” infiammerebbe anche gli animi più insensibili alla materia, che rimarrebbero comunque di stucco all’ascolto della title-track, trascinante “rocksteady ska in a typical style” dal tiro invidiabilissimo. Un po’ più ‘scolastica’, ma altrettanto efficace, è “Saluti&baci”, anche leggermente debitrice allo ska dei veneziani Fahreneith 451. Echi invece di Bunna e compagni nella successiva “Yankee” e in “No more”, forse gli unici due episodi palesemente politici, ma non per questo meno validi rispetto al resto.

Più leggere, infine, tracce come “Ska radio”, “Besame mi corazon”, “Follow me” e “My love”, tutte però suonate con gusto sopraffino a seconda dell’atmosfera che il pezzo richiede. Chiude il cd “More dub”, praticamente una versione tanto dilatata quanto riuscita di “No more”, a confermare che i ragazzi sanno anche manovrare egregiamente nella ‘sala dei bottoni’.

Come avrete quindi intuito, questo cd si candida a entrare quanto prima nella vostra personale raccolta di dischi, qualunque sia il genere di riferimento e le preferenze. Personalmente, posso dirvi che ha già guadagnato la prima fila nel novero degli ascolti, presenti e futuri.

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La recensione Mosquito latino di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-10-27 00:00:00

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