Venua Blah Blah Blah 2013 - Cantautoriale, Rock, Alternativo

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Una seconda prova di buon livello, con alti e bassi dal punto di vista testuale

Chitarra basso batteria organo, tra Buscaglione e i Black Keys, dicono di sè. Io ci sento poco i secondi, anche se i Venua hanno una discreta pacca e un suono decisamente ben calibrato nelle sue componenti. Diciamo poi che più che il Fred nazionale ci sento molto del Celentano degli esordi, anche per certe scelte (a volte molto scontate, altre sorprendenti) nei testi.

Ci sono momenti di questa seconda prova dei Venua che funzionano alla grande, potrebbero piacere anche in un contesto radiofonico di qualità, come l'ironico rock-soul di "Blah blah blah", o il r'n'r tardo-adolescenziale di "Elis" (con un verso piuttosto enigmatico, o forse solo un po' cretino, che si interroga sul "modo di riuscire a far l'amore/giù al bar").

Altre volte il gioco riesce meno, soprattutto dal punto di vista testuale, ricadendo spesso in metrica in certi "obbligati" della scrittura nella nostra lingua ("Lei/dice che ormai/è tutto tutto tutto già scritto/...Lei/dice che sai/di quanta indifferenza c'è nei baci che dai"): si vede benissimo che i Venua sono ben consapevoli del limite - naturalmente, vista la conoscenza musicale che emerge dai loro brani - ma tra il rendersene conto e la sua reinvenzione in un contesto stravolto e originale c'è una certa differenza. Per ora i Venua si fermano - con classe, comunque - al primo passo.

L'altro lato della medaglia è però la capacità degli stessi testi di parlare alla pancia, poche e semplici parole ma quelle giuste, anche in una sorta di brano-manifesto qual è "Aprile" ("Vivi/per imparare a vivere"), un po' naif se proprio vogliamo cercare il pelo nell'uovo, ma assolutamente non gratuito: e non è poco, di questi tempi. Così come il fatto che riescano a sorprendere, davvero, con un pezzo come "Nuova Amsterdam", ballata vecchio stile intima e spontanea quanto basta per chiudere il disco con una nota di malinconia: "Forse è giusto così/dolce realtà/se ci coccoli un po'".

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La recensione Blah Blah Blah di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-03-18 00:00:00

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