“Quest'anno va di moda avere nostalgia di qualsiasi cosa”. Non solo quest'anno, a dire il vero. Non è certo una novità la “Retromania” che dà il titolo a una delle canzoni di quest'album. Album che non fa mistero alcuno dell'epoca per cui prova nostalgia, quegli anni novanta a loro volta retrovoltati in direzione anni settanta. Sentimento dichiarato in titoli-manifesto come “Figlio illegittimo di Kurt Cobain” e, soprattutto, in un sound che trasuda post-grunge e rock alternativo italiano da ogni pelo della camicia di flanella. Con un leggero accenno di post-rock, un tocco inglese nel gusto melodico, una genuina ispirazione lo-fi (l'album è stato registrato in pochi giorni, in analogico e in presa diretta) e testi intelligentemente ispirati da un malessere giovanile contemporaneo e non banale, i MiSaCheNevica mettono insieme una raccolta spigliata, con momenti di personalità (“La partita di calcetto infrasettimanale”, “Figlio illegittimo di Kurt Cobain”) ad alleviare l'impressione di già sentito che ogni tanto prende il sopravvento. “L'italia è in festa e a noi non resta che tenere testa a questa mediocrità”: a tenersi sopra la mediocrità ci riescono, ci vorrebbe però quel passo in più, per indurci a festeggiarli.
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