Dal jazz all'indie-rock, un piccolo gioiellino di poesia
Gli Antarte sono degli esteti, riescono a trasformare la loro musica in opera d’arte. Questo “Olio su tela” è un album fragile e raffinato che va ascoltato con attenzione.
Un disco in buona parte strumentale, su otto tracce solo la metà usano il cantato, la voce come un meraviglioso strumento al servizio di un ermetismo, quello dei testi, che dona una linea poetica e romantica ad una musica soave che alterna calma e tranquillità jazz da Blue Note a progressioni rock degne dei miglior anni ’70. Il loro sound è un sussurro profondo, un respiro intenso, intimo e fragile che ammaglia e che ci porta negli angoli più remoti della nostra identità, facendoci viaggiare con l’immaginazione attraverso boschi incantati, oceani e galassie lontane.
Brani come “Diecimila Persec” , che partono adagio per trasformarsi in qualcosa di totalmente differente, sono come un farfalla che spicca il volo dopo essersi lasciata dietro la crisalide. Il sound ambient e cullante evolve in un indie- rock potente, aggraziato e mai violento. Una maestria ed una ricerca musicale, quella degli Antarte, che spiazza e meraviglia.
Il forte stampo sperimentale, con brani che superano anche gli otto minuti, forse rimarrà restio a molti, ma la bellezza di questo lavoro va oltre. Gli Antarte riescono ad unire la magia del jazz, la finezza della miglior musica d’autore e l’audacia del rock. “Olio su tela” è un gioiellino, una rarità, un’esplosione di musica, immagini, profumi e poesia.
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La recensione Olio su tela di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-03-06 00:00:00
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