Tutto è confuso, un ep pop che oscilla tra gli anni 60 e la musica da camera. Quasi fastidioso.
“La vendetta di Yoko” è un Ep pop poco emozionante. La band attraverso gli archi e il pianoforte cerca di creare delle linee melodiche leggere e raffinate che però diventano monotone e poco accattivanti. La voce della cantante cerca in tutti i modi di dare dell’energia ad una musica annoiata, ma ci riesce poco e con scarsi risultati. I testi toccano i temi più svariati, dalla tradizionale canzone d'amore di "Per sfortuna" alla “Povera piccola ragazza ricca” anoressica che dovrebbe pensare alla fame nel mondo ma che invece si droga, per approdatre a “La vendetta di Yoko”, canzone dal messaggio cristiano che invita a porgere l’altra guancia, un’impronta demagogica, quest’ultima, poco affascinante e quasi fastidiosa.
In questo loro primo lavoro, Vittoria e le malelingue usano una scrittura di stampo confessionale alla Maria Antonietta che però stona con le melodie retrò anni ’60 prese in prestito da Nilla Zilli, a maggior ragione se la musica non ha una sua direzione precisa. Il risultato è qualcosa di confuso e malassortito.
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La recensione La vendetta di Yoko di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-05-08 00:00:00
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