A metà strada tra Hard Rock e Heavy Metal, inizio promettente
Hard rock, heavy metal e pop sono gli ingredienti essenziali del primo album “Eternità”. Cinque le tracce che compongono l'esordio del quartetto modenese: si apre con “Respirarti”, un brano dal sapore heavy che cita (apertamente?) gli Iron Maiden senza lasciare grosse tracce. La title track, “Eternità”, è un brano che racconta l’inafferrabilità del tempo che passa: le chitarre sono in prima linea dando al sound complessivo quello stile hard rock retrò tipico degli anni 80. “Un’ora di libertà” è un’esplosione di colori, la voce del cantante Giancarlo Montone è forte, decisa, le chitarre e il drumming percussivo fanno il resto dando al pezzo una carica impressionante. “Nuovo giorno” è un brano dal sapore pop, un ipotetico singolo, troppo diverso rispetto alla vera natura del gruppo. Chiude l’album "Cain", il basso questa volta è il vero motore del pezzo insieme a ossessivi cambi di ritmo e voce incalzante, un brano prog-metal, il migliore dal punto di vista musicale.
Il gruppo ha un sound eterogeneo ma, a volte, si rimane disorientati da tutte le sfumature chiamate a raccolta. I testi non sono così entusiasmanti, certo non all'altezza della musica. Hanno carisma e una precisa ambizione nel farsi notare ed emergere sopra la media delle band italiane, ma per ora si guadagnano solo una sufficienza risicata.
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La recensione Eternità di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-03-07 00:00:00
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