Radio Days
Get Some Action 2013 - Rock'n'roll, Pop, Indie

Get Some Action

Secondo disco che indubbiamente conferma le rare qualitĂ  compositive del combo power pop pavese

Qualche mese fa noi collaboratori di Rockit siamo stati chiamati a segnalare i dischi italiani più importanti degli ultimi 15 anni, che poi voi avete votato nel grande sondaggio che ha tenuto banco in home page. Ecco, preso dalla foga del momento, mi sono dimenticato a suo tempo di inserire il primo full-length dei Radio Days, "C'est la vie", uscito un paio d'anni fa. E ancora mi mangio le mani, perchè a mio parere, è di gran lunga, il più bel disco di power pop italiano che mi sia capitato nelle orecchie. Dunque, arrivo a recensire questo nuovo "Get some action" con il giusto carico di aspettative.

E la ricetta non cambia: gli intrecci vocali e le modulazioni 60's che mi hanno rapito nel primo, le melodie sbarazzine tipo cocktail analcolico che ne puoi buttare giù quanti ne vuoi, quei suoni di chitarra distorti ma non troppo - pronti a sfoderare il riff giusto - le aperture sonore nei bridge, le ritmiche essenziali ma sufficientemente sostenute... c'è tutto.

Rispetto al precedente, dove il cesellamento della pop song arrivava ai suoi estremi, c'è qui forse una maggior volontà di suonare "pane al pane", in maniera più intuitiva, con molti rimandi al rock'n'roll classico ad esempio, per consentire una maggior presa sul pubblico dal vivo. Evidente in pezzi come "Burning together", "Love and fun" o "Don't play with fools" che, confrontati ai loro predecessori, stupiscono magari meno a livello melodico (non per forza, comunque: si veda la contagiosa "I'll be your man") ma riescono nel dichiarato intento di portarti sotto al palco e concederti un po' di sano shake shake shake. Verificato personalmente a un concerto recente di Dario Persi e compagni.

E a conti fatti, non è che "Get some action" sia inferiore a "C'est la vie", che pure su 10 pezzi aveva 9 potenziali singoli (tarati sull'estero, ovvio, dove i Radio Days suonano spesso); e se dell'intento differente ho già detto, mi sembra il minimo chiudere segnalando "Girl girl girl", "Everything floats" e "Don't break my heart in two", i migliori episodi di un secondo disco che indubbiamente conferma le rare qualità compositive del combo pavese.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.