Sperimentalismo pop dagli spunti buoni e interessanti, ma che deve maturare.
Quattro brani, una promessa. Quanto mai eclettici, i bresciani Protosamba si divertono a gettare un po’ di tutto nel loro calderone magico: elettronica, blues, pop melodico, armonie vocali dalle raffinate ascendenze, voci demoniache o quasi, influenza caraibiche e calypso, accenni di psichedelia, sigle televisive d’antan, kitsch, trash e sublimerie (passatemi il neologismo). La magia, però, ha bisogno di pratica. E così i Protosamba, che nel loro approccio alla musica hanno un che della follia che fu in anni lontanissimi degli Sparks, anche se suonano molto diversi dal duo americano, risultano ancora apprendisti stregoni. I buoni e interessanti spunti mostrati in questo Ep non vanno al di là della carineria e, soprattutto, non si amalgamano in un discorso musicale coerente e compiuto. Essendo però questo il primo passo, ci sono tutti gli spazi per migliorare e mettere a fuoco le proprie idee. Se son rose, fioriranno.
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La recensione Protosamba EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-07-05 00:00:00
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