Valido disco di hard psych purtroppo penalizzato da un mix molto sbilanciato
Capitanati dal chitarrista Paolo Bramino Valsassina (Free the Nation, Ma'tra) e con alla batteria l'ex Ritmo Tribale Alex Marcheschi, i Lord Shani aggregano un bel quartetto di veterani la cui prima linea è affidata a Viola Road, già al fianco di Mike Painter nel suo Quintet. Il nuovo progetto, che si muove nei dintorni dell'hard-psych, in una linea ipotetica che da Julie Driscoll periodo Streetnoise arriva fino ai Pink Fairies e ai Blue Cheer, e fondamentalmente accompagna le evoluzioni della sei corde di Valsassina ma soprattutto quelle vocali di Viola, vera e propria Sherazad della formazione.
Lo stile delle strofe è infatti particolarmente virtuosistico, in alcuni casi di stampo moderno, quasi alternative ("A day"), in altri orientaleggiante ("Free"), mentre tende a risultare più essenziale nei ritornelli ("I told you so"). C'è spazio, nei break strumentali, per qualche pregevole tessitura chitarristica ("Cosmic Ordeal"), sostenuta con dovizia dall'asse ritmico.
Purtroppo "Progress your soul" soffre di un difetto abbastanza evidente, un mix troppo sbilanciato a favore della pur notevole voce di Viola, relegando il resto della band - eccezion fatta per il brano strumentale - a un ruolo non meritato di sottofondo, e limitandone indiscutibilmente, di fatto, la resa finale del suono, non solo a livello di potenza ma anche di "pasta". Un vero peccato, a maggior ragione perchè sembra del tutto improbabile che i Lord Shani non sappiano valorizzare in concerto questi due aspetti.
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La recensione "Progress Your Soul" di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-05-07 00:00:00
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