Ho questo disco in macchina da almeno due settimane, ed ancora non ho capito fino in fondo se queste tre ragazze pisane mi piacciono o no. Un rock che strizza l'occhio alle riot grrrl degli anni '90 (l'accostamento a L7 o 7 Year Bitch viene naturale) forte, energico ed immediato, ma troppo spesso, troppo trascinato. Insomma, canzoni che già a metà hanno esaurito tutto quello che avevano da dire e non vogliono saperne di chiudersi.
“Insane” è la traccia che più di tutte racchiude la qualità sprecata di questo disco: potrebbe essere il pezzone orecchiabile da sparare a tutta ai concerti, ma una canzone che avrebbe la possibilità di finire in gloria dopo 2 minuti e invece ne dura altri 3 senza aggiungere nulla se non ritornelli su ritornelli e un assolo di cui sinceramente non si sentiva la mancanza, la dice lunga su ciò che vi aspetta in questo "11 TO 11". Ed è un peccato. Quasi tutti gli undici pezzi partono da una base strofa-ritornello molto interessante e coinvolgente, alla quale si aggiunge il fascino di una voce femminile da sempre troppo poco presente nella musica rock. Chitarre distorte spesso in palm-muting, alternate ad altre più pulite, quasi funky; una batteria potente e un basso che sa creare dei riff molto piacevoli. A queste ragazze l'energia di sicuro non manca, e sono certo che anche dal vivo riescono a trasmettere una bella dose di adrenalina. Poi però, per dare un tocco di originalità alle loro canzoni finiscono sempre con l'aggiungere delle parti strumentali completamente scollegate tra loro che purtroppo non hanno altro merito se non quello di appesantire i brani.
Ma generalizzare sarebbe sbagliato. “The Wonderland of Alice”, ad esempio, è un pezzo davvero molto riuscito, quello che più si distingue per genere dagli altri, tra strofe in levare e ritornelli più prettamente rock. Buona anche “Borderline”, la traccia di apertura, cattiva quanto basta col suo “Come on! Fight!” che sembra quasi uno slogan. Anche “Sexomaniac” potrebbe entrare tra le migliori del disco, non fosse per l'intermezzo di gemiti non propriamente azzeccato.
Alla fine "11 TO 11" è un album buono anche se un po' troppo pretenzioso, l'impegno e la passione che queste tre ragazze toscane ci mettono è difficile da smentire, e forse con un po' più di semplicità il loro messaggio arriverebbe più facilmente a destinazione.
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