Ralph Durante F.C. Kitsch 2002 - Folk, Patchanka

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Ho sempre pensato che un ensemble che si fa chiamare Ralph Durante Football Club debba tributare, in un modo o nell’altro, i Mano Negra. Questi ultimi, infatti, nella loro opera conclusiva (“Casa babylon” del 1994) tributavano a loro volta El Dieguito intitolando una traccia “Santa Maradona” nel cui ritornello si aggiungeva la formula ‘football club’.

E quindi, come prevedibile, i 7 bergamaschi seguono le orme di Manu Chao e compagni mettendo in fila 12 brani in cui la patchanka è l’ingrediente principale. Peccato, però, che i risultati siano ancora discreti e tutt’altro che paragonabili alla band francese, ma nel complesso “Kitsch” si lascia ascoltare - e ballare dove gli intenti sono chiaramente più vicini allo spirito festaiolo tipico del genere. Ad esempio “Je vais boire”, che incrocia funky e disco-dance, oppure la successiva “Sayonara baby”, swing danzereccio a tratti tendente al rock; o ancora “Mister wundebar”, ska a tratti rancidiano, “Lucy queen”, vicino al materiale firmato Julies Haircut nella sezione punk ‘n’ roll, e “Una parola”, probabilmente rubata al Celentano di “24000 baci”.

Queste sicuramente le tracce da annotare nel taccuino e, probabilmente, nelle playlist da proporre al dj di turno, mentre delle restanti non convincono gli arrangiamenti sempliciotti (“Precario”, “Color”, “Una giornata se ne va”). Al contrario, quando sperimentano inediti percorsi soul (“You are!!) e atmosfere relativamente tipiche della world-music (“El agua”), i risultati sono decisamente apprezzabili.

C’è quindi da migliorare, magari nelle sessions di studio, perché dal vivo crediamo che lo spettacolo sia ampiamente rodato.

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La recensione Kitsch di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-11-20 00:00:00

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