Elara Soundtrack for a quiet place 2013 - Post-Rock, Ambient

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Il post rock non è roba per evoluzionisti esuberanti. Il post rock è creazionismo puro.

All’interno dei tre brani di “Soundtrack For A Quiet Place” ci sono circa quindici anni di musica strumentale, dalle suite sinfoniche dei Godspeed You! Black Emperor agli standard siderali dei Sigur Rós. Qualcuno, insomma, definirebbe gli Elara un po’ prevedibili. E probabilmente lo sono davvero. Come quell’emigrante che ritorna a casa e cerca di spiegare l’America ai suoi amici d’infanzia: si sa già dove andrà a parare prima ancora che apra la bocca.

Ma il post rock non è roba per evoluzionisti esuberanti che affidano al domani le speranze di una musica migliore. Il post rock è creazionismo puro: un atto di fede che perpetua i fasti del passato per dare un senso a un presente asfittico. Così gli Elara fanno quello che devono, ovvero andare di crescendo e diminuendo. Qualcosa che non interessa più nemmeno ai Mogwai, che d’altronde del post rock hanno scritto non solo la Genesi ma anche l’Esodo.

Eppure le distorsioni solenni di “Me And You Under The Aurora Borealis” sono esaltanti, perché mettono in scena un'epica dagli enormi picchi emozionali. "We Are Infinite" è invece un brano fatto più di convenzioni che di convinzioni, un momento di stasi che viene cancellato dall'ultima traccia, "Seljalandsfoss": vortice chitarristico che regala all'ep un finale notevole e a noi creazionisti un gruppo che sa il fatto suo.

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La recensione Soundtrack for a quiet place di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-04-02 00:00:00

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