Phill Reynolds
Simply Seven Songs 2013 - Lo-Fi, Folk

Simply Seven Songs

“Semplicemente” sette canzoni. Una meraviglia.

In questi casi c’è ben poco da dire. Phill Reynolds (vero nome Silva Cantele, chitarrista dei Miss Chain & the Broken Heels e frontman dei Radio Riot Right Now) scrive canzoni per voce e chitarra; folk e blues. Il primo album? Voce e chitarra, folk e blues. Il secondo? S’intitola “Simply seven songs”. Come va affrontato? Non va affrontato proprio. Va ascoltato e basta. Semplicemente sette canzoni, belle; questo sì, possiamo tranquillamente dirlo. Belle melodie, belle malinconie, belli i ritornelli. Bella la sua voce, bella la sua chitarra. Lo prendi, lo metti su uno sgabello e lo fai suonare. Evviva Phill Reynolds, perché a lui non serve nient’altro. Niente mezze misure o strani giudizi contorti: se ti proponi solo come voce e chitarra, o sei bravo e i pezzi li sai scrivere, o fai cagare. La mediocrità non è contemplata.

“Over these clouds” è una bella opening track. Raffinato l’arpeggio, delicatissimo il cantato. Una ballad da titoli di coda in piena regola, con tutte le cosette al posto giusto. “Sofa”: filastrocca dal profumo di indie folk americano. Alla voce Veronica Boschiero; che, manco a dirlo, è molto brava e conferisce al pezzo una carica d’innocenza e spontaneità davvero sorprendente. “The few living kids in town”: essential country, alla The Tallest man On Earth (e di rimando…). “Free your love”: lo-fi, quasi vintage, dalla grana grossa; ancora Veronica alla voce. “The river and the bridge”: la migliore? Farcita di pathos, melodia e fascinosa laneganità. “I hold on with music”: come “Sofa”, con un gran bel ritornello che è più un invito a resistere. “A presente” è un regalo per la fine. Quale fine decidetela voi.

Non aggiungo altro perché non ho (e non c’è) più niente da dire. Niente che il titolo già non dica. “Semplicemente” sette canzoni. Una meraviglia.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.